Le case da tè rappresentano un pilastro della cultura cinese e la loro presenza sul territorio è da sempre  connessa alla cultura del tè. Le case da tè nacquero durante la Dinastia Qing ed erano frequentate sia da aristocratici che dal popolo. Possiamo immaginare quindi un ambiente eterogeneo, vivace, confusionario, persino affollato dove si socializzava e i clienti chiaccheravano di arte, commercio e vita quotidiana. Da quel momento la casa da tè è diventata una parte importante nella vita e della cultura cinese perchè rispecchia ancora oggi un modo di vivere quotidiano.

Oggi l’architettura contemporanea cinese continua ad ispirarsi a questo luogo della tradizione, evidenziando il dialogo tra passato, presente e futuro.  Il progetto di Archstudio si basa sulla rielaborazione e la riqualificazione della struttura di un vecchio edificio a Pechino. Gli architetti hanno progettato un corridoio sinuoso in vetro che invita chi lo percorre a “percepire” la transizione dal passato al presente, in cui si intrecciano architetture tradizionali e all’avanguardia in un dialogo continuo tra interno ed esterno.  Il progetto di Archstudio ha valorizzato anche la bellezza del giardino di bambù che si inserisce in una serie di cortili (hutong), conformazione tipica dell’architettura tradizionale cinese, in cui però il percorso vetrato crea tre case da tè con nuovi scenari contemporanei.

 

 

Immagine da:  Domusweb.it